Un feedback costante sull’operato aziendale per migliorare il proprio rendimento

Il Terzo Settore si conferma sempre più vitale e strategico, nel panorama economico italiano, con un valore sul PIL pari al 5%, stimato in circa 80 miliardi in base alle ultime rilevazioni statistiche disponibili. Sempre le stesse rilevazioni, per confronto, riportano il dato del settore moda con fatturato stimato a 71,7 miliardi.

La scelta di affrontare l’argomento, dopo i due precedenti articoli, è legata alla qualità dei servizi che gestiscono gli Enti del terzo settore (sanità, sociale, cultura) e al loro impatto strategico presente e futuro nell’economia e nella quotidianità della società italiana, tra cui la dimensione relazionale e la diffusione di valori.

Parliamo di INNOVAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE perché in questi anni si è evoluto nel mondo profit come uno strumento che consente di interpretare al meglio l’attività dell’azienda.

Spesso, questo strumento viene confuso con la contabilità analitica o con l’analisi dei costi mentre, se partiamo dal termine inglese “to control” ci accorgiamo che il significato riconduce a due termini “governo” e/o “direzione”.

Il CONTROLLO DI GESTIONE diventa un percorso costruito su misura sulle caratteristiche dell’Ente per consentire un processo schematico che permette di raggiungere efficacia ed efficienza nelle attività dell’organizzazione dove: l’efficacia significa avere la capacità di raggiungere gli obbiettivi prefissati e riuscire a soddisfare i bisogni dei propri utenti e l’efficienza mira all’utilizzo razionale e massimizzato delle risorse a disposizione.

L’insieme dei due propositi permettono all’Ente di operare al meglio per raggiungere gli scopi stabiliti e dare sostanza alla MISSION.

Adottando lo strumento del CONTROLLO DI GESTIONE si crea nell’organizzazione un sistema informativo e mentale che aiuta nelle decisioni aziendali che saranno supportate dalle analisi di ogni attività, con rilevazione dei punti positivi e di quelli negativi rispetto agli obbiettivi aziendali prefissati.
Lo strumento è quindi un insieme di attività che, avvalendosi dei dati contabili, rivela se la gestione stia portando al conseguimento degli obbiettivi strategici con l’utilizzo efficiente ed efficace delle risorse che sono a disposizione.

Viene ripresa anche la visione di un CONTROLLO DI GESTIONE come un processo orientato ai risultati che, in un’azienda profit consente di massimizzare il guadagno, mentre in un Ente del Terzo Settore può essere inteso come il raggiungimento del risultato per cui si è costituito.

Negli Enti del Terzo Settore VALORIZZA inoltre il concetto di delega dove già esiste un’organizzazione del lavoro che porta ad un decentramento di responsabilità e di gestione delle attività.

L’importanza del CONTROLLO DI GESTIONE negli anni è aumentata proprio grazie all’aumento della CONSAPEVOLEZZA di dover pianificare e monitorare un mercato estremamente mutevole, nel quale non si identificano punti di riferimento costanti e agli Enti, in particolare, è richiesto di cambiare i propri piani velocemente se non rispondono agli adeguamenti normativi.

Il CONTROLLO DI GESTIONE dispone di strumenti diversi per dare supporto necessario nel breve periodo (il controllo direzionale – obiettivo) e nel medio-lungo (il controllo strategico).

L’obiettivo quindi è il fine che può delineare le necessità di governo dell’efficienza e dell’efficacia; mentre la pianificazione operativa orienta l’attività dell’Ente perché sia conforme al raggiungimento del “fine di mandato” creando un sistema di condivisione basato sulla delega e sulla responsabilità individuale.

Nel medio-lungo periodo il CONTROLLO DI GESTIONE si caratterizza come strumento a supporto del Consiglio di Amministrazione dell’Ente per definire la congruità nel tempo a: MISSION, VISION, analisi dell’ambiente interno ed esterno, obbiettivi, scelte strategiche e risorse a disposizione.

Per un Ente del Terzo Settore diventa vitale saper rispondere ad una serie di domande:

  • Perché l’Ente esiste?
  • In che cosa crede?
  • Quali sono le politiche e i modelli che lo guidano?
  • Qual è la strategia che utilizza per raggiungere lo scopo?

Quale ultima riflessione possiamo dire che con l’utilizzo dello strumento del CONTROLLO DI GESTIONE, l’Ente costruisce concretamente la propria identità producendo valore sia nell’ambiente interno che in quello esterno e trova condizioni di vita e di sviluppo distinguendosi in un contesto sociale sensibile e mutabile.

Published On: 8 Marzo 2021 / Categories: Caputmundi 4Care, Digitale, Risorse Umane e Organizzazione /

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